A Spinoff a Day – La riparazione dello specchio di Hubble e le ricadute tecnologiche

Immagine di Hubble a sinistra, breve sunto dell'articolo, immagine di una cassa per negozi a destra

A causa di un difetto nello specchio primario, nei suoi primi giorni di vita Hubble non riusciva a mettere a fuoco correttamente gli oggetti celesti. In un paio di missioni, NASA ha risolto il problema, prima sostituendo la Wide Field Planetary Camera con una versione più avanzata e poi rimpiazzando l’High-Speed Photometer con un’ottica correttiva (COSTAR), mettendo “un paio di occhiali” al telescopio.

Prima di lanciare le due missioni, però, l’Agenzia ha voluto assicurarsi che effettivamente questi nuovi strumenti funzionassero a dovere. NASA ha sottoposto un test a diverse aziende partner chiedendo loro di verificare la forma di uno specchio nascosto alla vista e rilevarne qualsiasi difetto, anche il più piccolo. Tra le varie ditte partecipanti, la AOA Xinetics ha fornito la migliore strumentazione, ossia l’Aberrated Beam Analyzer (ABA). “Prima di questa sfida, in azienda non avevamo alcun test ottico che fosse in grado di risolvere questo problema” ammette Cameron Dryden, direttore dei sistemi di AOA. “Avevamo esperienza nella misurazione della luce curvata dall’atmosfera, ma non arrivavamo ai livelli di accuratezza richiesti da NASA. La nota positiva è che potevamo prenderci tutto il tempo di cui avevamo bisogno”.

Il team decise di illuminare lo specchio usando un laser: ABA avrebbe misurato il fascio di ritorno determinando la forma dello specchio a livelli microscopici. L’accuratezza dello strumento (tre millesimi di lunghezza d’onda) non era mai stata raggiunta prima, e AOA fu scelto per verificare la perfezione sia di COSTAR che di WFPC2 prima di essere lanciati nello spazio. Da allora Hubble ha inviato immagini spettacolari.

Dopo aver sviluppato ABA “c’è stato un vero e proprio cambio di mentalità” afferma  Dryden, “che ci ha portato a prendere in considerazione l’imaging tridimensionale. Da allora ci siamo aperti a moltissime applicazioni con l’obiettivo primario di creare immagini migliori”.

Poco dopo il lavoro con Hubble, ABA è stato usato per il Mass Scanning and Dimensioning System, un sistema di scansione originalmente utilizzato da FedEx per creare immagini 3D dei pacchi in spedizione. Velocizzando la misurazione di peso e dimensioni, attività che prima veniva svolta a mano, diventò più gestibile il calcolo dei costi. Successivamente AOA ha creato lo Scan Tunnel, un nastro trasportatore attrezzato posto alle casse di una catena di negozi che rileva le diverse informazioni dei prodotti inseriti dai clienti, come ad esempio la marca e il codice a barre. Questo sistema ha agevolato l’introduzione delle casse automatiche. Lo Scan Tunnel fu premiato come Innovazione dell’Anno nel 2010 nell’ambito del commercio al dettaglio dal giornale Planet Retail.

Entrambi i prodotti fondano le loro radici nel lavoro portato avanti con NASA. “Alcune aziende con cui lavoriamo ci presentano come ‘quelli che hanno aggiustato il telescopio Hubble'” dice divertito Dryden, “Forse è un po’ esagerato, ma questa definizione ci aiuta a farci strada sul mercato.”

Ora, dopo 25 anni di lavoro, Hubble continua a mandarci immagini mozzafiato, e continuerà per qualche anno anche dopo che sarà lanciato Il James Webb Space Telescope.

Punti chiave e immagine di casse da supermercato

Dalla riparazione di Hubble ai magazzini logistici e negozi © NASA / Veronica Remondini

Per approfondire:

Spinoff nel dettaglio [ENG]

Sito di AOA Xinetics [ENG]

Documentario sulla storia di Hubble

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Veronica Remondini

Appassionata di scienza, è intimamente meravigliata di quanto la razza umana sia in grado di creare, e negare tale abilità allo stesso tempo. Stoica esploratrice di internet, ha una sua condanna: le paroline blu che rimandano ad altre pagine. Collaudatrice dell'abbigliamento da moto Stark Ind., nel tempo libero cerca invano di portare il verbo tesliano nel mondo.