A Spinoff a Day – Un software per stimolare la concentrazione

Un software per stimolare la concentrazione © NASA / Veronica Remondini

Ad oggi spostare gli oggetti con la mente è un esercizio ancora riservato agli Jedi, ma grazie al mondo virtuale questa pratica è diventata fruibile anche a chi non si sente un giovane Padawan.

L’azienda di software Unique Logic ha sviluppato un programma con l’obiettivo di mantenere alta la concentrazione dell’utente, aiutando le persone cui è stata diagnosticata l’ADHD, ma non solo. Il gioco Time on Task non ha una tematica particolarmente accattivante perché consiste nell’usare la propria attenzione per indurre un magazziniere virtuale a trasportare una catasta di casse su un autoarticolato per mezzo di un muletto, ma qui non si cerca una grafica accattivante o una storia coinvolgente. Si impara ad usare “La Forza” della mente.

L’ispirazione per questo software arrivò negli anni ’80 mentre lo scienziato NASA Alan Pope studiava i sistemi di volo automatizzati per piloti. “L’automazione vuole liberare le persone dai loro compiti” afferma, “ma quando raggiunge un livello eccessivo può portare alla noia e al conseguente calo di attenzione. Noi volevamo capire quale fosse la percentuale di automazione più vantaggiosa nelle cabine di pilotaggio, e ci siamo basati sull’attività cerebrale”.

Pope ha chiesto ad alcuni piloti di aerei di effettuare simulazioni di volo mentre indossavano il classico caschetto con sensori per elettroencefalogramma. Durante il test gli elettrodi potevano distinguere le diverse onde cerebrali e inviare le misurazioni al software, il quale reagiva in modo da stimolare il più possibile le onde Beta, ossia quelle attive mentre il cervello è coinvolto in compiti specifici. Il simulatore era infatti stato programmato per aumentare il grado di automazione se gli impulsi rivelavano un pilota particolarmente concentrato, oppure per richiedere maggior controllo manuale in caso contrario. L’esperimento è stato il primo esempio di ciò che ora è conosciuto come “loop biocibernetico”, un processo che utilizza i neurofeedback per influenzare la risposta di un programma per computer.

Nello stesso periodo in cui Pope sperimentava con il simulatore, l’insegnante di matematica e scienze Peter Freer riscontrava seri problemi a mantenere attiva la concentrazione dei suoi alunni di scuola media durante le lezioni. Nessuna delle comuni tecniche risultò efficace, così provò a chiedere loro che cosa fosse successo durante la lezione, e le risposte lo fecero ragionare. I dettagli sui cinguettii degli uccellini fuori dalla finestra o dei tempi di accensione e spegnimento del climatizzatore gli fecero capire che la concentrazione era rimasta comunque attiva, semplicemente era “sparpagliata”. Serviva un modo per focalizzarla. “La questione è l’inabilità del cervello di direzionare e mantenere l’attenzione secondo volontà” spiega.

Dopo aver sentito parlare degli esperimenti di Pope, decise che quell’idea sarebbe risultata valida non solo per i piloti, ma per tutti coloro che riscontrano difficoltà nel mantenere il focus.

Nel 1993 Freer fondò la Unique Logic and Technology Inc. e rilasciò la sua serie di software Play Attention, di cui fa parte il gioco spiegato pocanzi. In Time on Task l’operatore del muletto non farà il suo dovere finché l’utente non sarà al massimo della concentrazione, ma questo è solo un esempio della gamma offerta dall’azienda, che propone software adatti al miglioramento delle interazioni sociali, della memoria o del tracciamento visivo per velocizzare la lettura.

Ad oggi non è più necessario indossare i caschetti con gli elettrodi perché l’incarico di monitorare l’attività cerebrale è ora stato dato ad una fascia da braccio con tecnologia BodyWave.

Nel 2013 l’azienda di Freer è cresciuta creando filiali, fornendo nuovi posti di lavoro e aumentando il portafoglio clienti che ora comprende anche l’industria nucleare, squadre sportive olimpiche, il NASCAR e NASA stessa.

Un software per stimolare la concentrazione © NASA / Veronica Remondini

Un software per stimolare la concentrazione © NASA / Veronica Remondini

Per approfondire:

Spinoff nel dettaglio [ENG]

Sito di Play Attention [ENG]

Il loop biocibernetico, una chiacchierata con Alan Pope [ENG]

Alan Pope spiega il suo lavoro in un video

 

Presentazione completa in pdf originale in inglese, traduzione italiana a cura di Veronica Remondini.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Veronica Remondini

Appassionata di scienza, è intimamente meravigliata di quanto la razza umana sia in grado di creare, e negare tale abilità allo stesso tempo. Stoica esploratrice di internet, ha una sua condanna: le paroline blu che rimandano ad altre pagine. Collaudatrice dell'abbigliamento da moto Stark Ind., nel tempo libero cerca invano di portare il verbo tesliano nel mondo.