ISS Weekly Status Report – 27.2015

ISS, Shuttle e ATV

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

24 agosto

HII Transfer Vehicle (HTV)5 Capture/Berthing
Yui e Lindgren hanno catturato HTV5 utilizzando il Remote Manipulator System della Stazione Spaziale (SSRMS) alle 05:29 CDT di questa mattina. Subito dopo i Robotics Ground Controllers hanno manovrato SSRMS per trasferire HTV5 nella posizione prevista per l’ispezione dell’HTV5 Passive Common Berthing Mechanism (CBM), dopodichè hanno manovrato il cargo all’attracco sul Node-2 Nadir Active CBM alle ore 08:44 CST circa. Kelly e Lindgren hanno pressurizzato il vestibolo ed avviato la prima e seconda parte delle tre previste per il suo allestimento. I Robotic Ground Controllers hanno scollegato SSRMS da HTV5 per trasferirlo all’aggancio dell’HTV5 External Platform (EP), dopodichè hanno riconfigurato il Mobile Servicing System (MSS) ripristinando la configurazione nominale, infine hanno spento MSS. Nel corso della notte i Robotics Ground Controllers estrarranno l’EP da HTV per collegarlo all’Experiment Module (JEM) Remote Manipulator System (RMS). Domani mattina l’equipaggio effettuerà la terza parte dell’allestimento del vestibolo (Vestibule Outfitting part 3), la rimozione della CPA e, per ultimo, l’accesso al cargo.

Human Research Program (HRP) Operations

– Reaction Self Tests. Kelly e Kornienko hanno svolto questa mattina una nuova sessione dell’esperimento Reaction Self Tests. Questa sessione, della durata di sette giorni, è stata avviata in anticipo in vista dello slittamento degli orari di riposo previsti per l’equipaggio impegnato nel trasferimento della Sojuz 42. Reaction Self Test è un compito che permette agli astronauti, in cinque minuti, di monitorare gli effetti quotidiani della fatica sulle proprie prestazioni. Dormire meno del previsto, eventuali effetti residui dovuti ad una precedente assunzione di farmaci per il sonno, cambiamenti che modificano il ciclo sonno/veglia e gli effetti di attività extraveicolari possono causare affaticamento e quindi far degradare le prestazioni di un astronauta. Periodicamente durante la missione, e in occasione di grandi eventi, un astronauta può effettuare, utilizzando un computer, un “reaction-time test” per misurare i propri livelli di affaticamento.
– Sleep ISS-12. Kelly e Kornienko hanno iniziato una nuova sessione della durata di sette giorni. Sleep ISS-12 analizza e raccoglie valutazioni soggettive sul sonno correlato all’esposizione alla luce ambientale ed alle attività svolte dall’equipaggio; vengono esaminati gli effetti del volo spaziale sul sonno correlato all’esposizione alla luce nel corso della missione di un anno sulla ISS.

Remote Power Controller Module (RPCM) LAD62B-A RPC 12 (Lab CDRA ASV) Trip
Nel corso del fine settimana, l’RPCM LAD62B-A, che alimenta il Lab Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) Air Selector Valves (ASV), si è bloccato più volte. Questo RPCM era già stato sostituito il 24 luglio 2015. Questa è la prima volta che l’RPC 12 si blocca dalla sostituzione dell’RPCM. L’RPC 12 funziona ad intermittenza dal 1 Aprile 2014 sia quando il Lab CDRA è in stato “ON” che in “Standby”. La sostituzione dell’RPCM permetterebbe l’eliminazione di una serie di anomalie. L’RPC 12 è stato chiuso ed il Lab CDRA è attualmente in stand-by, rimanendo disponibile e pronto in caso di necessità.

 

25 agosto

HII Transfer Vehicle (HTV)5 Activities
Ieri HTV5 è attraccato con successo alla ISS, oggi l’equipaggio ha completato l’allestimento del vestibolo, ha aperto il portello di HTV dopodichè ha installato i Portable Fire Extinguishers, le maschere respiratorie ed il corrimano, prima di fare ingresso nel veicolo ed iniziare l’attività di trasferimento del carico. Nel corso della giornata l’equipaggio ha partecipato ad un debriefing con i Ground teams.

Mobile Servicing System (MSS) Operations
La scorsa notte, i Robotics Ground Controllers hanno alimentato il Mobile Servicing System (MSS) e manovrato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) per estrarre l’External Platform (EP) dall’HTV5 Unpressurized Logistics Carrier (ULC). L’EP è stato poi manovrato fino a giungere nella posizione in cui i Ground Controllers del Japanese Experiment Module Remote Manipulator System (JEMRMS) hanno posizionato il JEMRMS per afferrare l’EP Flight Releasable Grapple Fixture (FRGF). I Robotics Ground Controllers hanno successivamente rilasciato l’EP Power and Video Grapple Fixture (PVGF) e trasferito SSRMS nella posizione di parcheggio. Questa mattina, i JEMRMS Ground Controllers hanno installato l’EP sul JEM Exposed Facility (JEF) Exposed Facility Unit 10 (EFU10) dopodichè hanno rimosso il Calorimetric Electron Telescope (CALET) dall’EP per installarlo sul JEF EFU9. SSRMS è stato poi traslato dal Node 2 Power and Data Grapple Fixture (PDGF) al Mobile Base System (MBS) PDGF #4. SSRMS è stato successivamente utilizzato per afferrare lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) dal Lab PDGF. Nel corso della giornata, il Mobile Transporter (MT) sarà trasferito dal Worksite 7 per permettere l’apertura dell’HTV Exposed Facility Units (HEFU) 1 e 2.

Human Research Program (HRP) Operations

– Fluid Shifts. Kornienko ha iniziato la giornata effettuando la sessione dell’esperimento denominato Fluid Shifts Before, During and After Prolonged Space Flight and Their Association with Intracranial Pressure and Visual Impairment (Fluid Shifts) Dilution Measurements. Il passo successivo dell’esperimento Fluid Shift è chiamato Baseline Imaging e vedrà impegnati sia Kornienko che Kelly dal 31 agosto. La terza parte, che sarà affrontata nel corso della seconda settimana dell’Increment 45, vedrà l’utilizzo della Russian Chibis (Lower Body Negative Pressure – LBNP) per effettuare misurazioni ad ultrasuoni. Fluid Shifts indaga le cause che concorrono ai cambiamenti fisici gravi e duraturi agli occhi di un astronauta. Poichè si ipotizza che la causa di questi cambiamenti sia il passaggio dei fluidi verso la testa, si vuole comprendere se l’inversione del flusso, utilizzando sul corpo un dispositivo di bassa pressione negativa, possa rappresentare la soluzione del problema. I risultati di questo studio potranno aiutare a sviluppare misure preventive che potranno impedire i cambiamenti duraturi e/o danni permanenti agli occhi degli astronauti.
– Cognition. Kelly ha effettuato la sessione Cognition essendo giunto al traguardo del Flight Day 150 (FD150). Individualized Real-Time Neurocognitive Assessment Toolkit for Space Flight Fatigue (Cognition) è il nome che accorpa un gran numero di esperimenti il cui scopo è la misurazione di come il volo spaziale influenzi i cambiamenti fisici; ad esempio, la microgravità e la mancanza di sonno possono influire sulle prestazioni cognitive. Cognition, che include dieci brevi test computerizzati che coprono una vasta gamma di funzioni cognitive, è in grado di fornire un feedback immediato sui risultati dei test attuali e passati. Il software consente la misurazione in tempo reale delle prestazioni cognitive degli astronauti impegnati nella loro missione di lunga durata.
– Reaction Self Tests. Kelly e Kornienko hanno proseguito la nuova sessione dell’esperimento Reaction Self Tests. Questa sessione, della durata di sette giorni, è stata avviata in anticipo in vista dello slittamento degli orari di riposo previsti per l’equipaggio impegnato nel trasferimento della Sojuz 42. Reaction Self Test è un compito che permette agli astronauti, in cinque minuti, di monitorare gli effetti quotidiani della fatica sulle proprie prestazioni. Dormire meno del previsto, eventuali effetti residui dovuti ad una precedente assunzione di farmaci per il sonno, cambiamenti che modificano il ciclo sonno/veglia e gli effetti di attività extraveicolari possono causare affaticamento e quindi far degradare le prestazioni di un astronauta. Periodicamente durante la missione, e in occasione di grandi eventi, un astronauta può effettuare, utilizzando un computer, un “reaction-time test” per misurare i propri livelli di affaticamento.
– Sleep ISS-12. Kelly e Kornienko proseguono la nuova sessione della durata di sette giorni. Sleep ISS-12 analizza e raccoglie valutazioni soggettive sul sonno correlato all’esposizione alla luce ambientale ed alle attività svolte dall’equipaggio; vengono esaminati gli effetti del volo spaziale sul sonno correlato all’esposizione alla luce nel corso della missione di un anno sulla ISS.

NanoRacks Multi-Gas Monitor (MGM)
Lindgren ha attivato il NanoRacks Multi-Gas Monitor (MGM) nel Node 3. L’MGM è il primo sensore laser in grado di rilevare in continuo la presenza di quattro gas che sono fondamentali per la salute dei membri dell’equipaggio a bordo della ISS. La tecnologia di cui è dotato, basata su laser a bassa potenza, permette la rilevazione di ossigeno, anidride carbonica, ammoniaca ed umidità. Lo strumento, che si inserisce in un dispositivo delle dimensioni di una scatola da scarpe, è in grado di rilevare la presenza o meno dei gas in meno di un secondo.

CALorimetric Electron Telescope (CALET) Video Survey
Yui ha acquisito il video dell’installazione di CALET quando è stato trasferito dalla posizione HTV-5 EP alla JEM EFU #9. CALET è un payload scientifico progettato per le ricerche in ambito astrofisico. CALET intende affrontare argomenti quali l’origine dei raggi cosmici, come questi viaggiano attraverso le galassie nonchè l’esistenza della materia oscura.
[NDT : CALET, acronimo per CALorimetric Electron Telescope, è nato dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale giapponese JAXA (Japanese Aerospace Agency), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA. Il payload è stato lanciato dal Giappone su un veicolo H-IIB, ed ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a bordo di in cargo HTV (H-II Transfer Vehicle). CALET è stato installato sull’Exposure Facility (JEM-EF), una piattaforma esterna del Japanese Experiment Module (KIBO) presente sulla ISS. JEM-EF, in orbita ad un’altitudine di circa 400 km, permette osservazioni a lungo termine di particelle cariche (raggi cosmici) e fotoni ad alta energia (raggi gamma) provenienti dallo spazio, prima del loro urto sulla parte superiore dell’atmosfera. CALET è stato progettato per identificare il flusso dei nuclei cosmici e dei raggi gamma, e per fornire dettagliate ed approfondite misurazioni della loro energia. Grazie a queste funzionalità, CALET potrà contribuire alla soluzione di molte delle questioni in sospeso nel comparto dell’High Energy Astrophysics. Uno dei principali obiettivi scientifici della missione CALET è quello di misurare lo spettro di elettroni e positroni cosmici nel range di energia compreso tra pochi GeV a circa 10 TeV. Questa misura potrebbe svelare la presenza di possibili fonti di elettroni ad alta energia situati nella nostra Galassia (entro circa 1 Kpc dal sistema solare)]

On-Board Training (OBT) Emergency Review
Tutti i 6 membri dell’equipaggio hanno partecipato a questa sessione di autoapprendimento – On-Board Training (OBT) – per ripassare le procedure di emergenza connesse alle attività di breve periodo che avverranno sulla ISS. Nello specifico, sono stati approfonditi gli aspetti connessi ad un equipaggio di 6 membri con le Sojuz attraccate ad SM Aft e MRM1, un equipaggio composto da 9 membri ed infine un equipaggio di 6 membri e le Sojuz ancorate a MRM1 e MRM2.

 

26 agosto

Human Research Program (HRP) Operations

– Ocular Health. Lindgren e Yui hanno avviato la sessione Ocular Health del Flight Day 30 (FD30) effettuando i test di visione, l’esame tonometrico, la rilevazione della pressione arteriosa ed infine la compilazione di un questionario. L’obiettivo del protocollo di benessere oculare è quello di raccogliere sistematicamente i dati fisiologici per caratterizzare il rischio legato alla microgravità a cui sono sottoposti i membri dell’equipaggio assegnato a missioni di 6 mesi sulla ISS. I ricercatori ritengono che, misurando sistematicamente i cambiamenti del sistema nervoso visivo, dell’apparato vascolare e del sistema nervoso centrale, si possa sviluppare un database per identificare i meccanismi, sviluppare contromisure, e creare linee guida di pratica clinica.Turni di liquidi prima, durante e dopo prolungata Space Flight e la loro associazione con pressione intracranica e Disabilità
– Interactions-2. Kelly ha partecipato ad Interactions-2 che è un esperimento russo che vede impegnati entrambi i membri dell’equipaggio della missione 1-Year. L’obiettivo della ricerca è quello di studiare i modelli di relazione e le dinamiche intra-gruppo e inter-gruppo di un equipaggio internazionale (ad esempio l’interazione con i Mission Control Center (MCC)) durante il volo spaziale di lunga durata.
– Reaction Self-Test. Kelly e Kornienko hanno effettuato questa mattina una nuova sessione dell’esperimento Reaction Self-Test. Una seconda sessione verrà effettuata prima di dormire. Questa sessione, della durata di sette giorni, è stata avviata in anticipo in vista dello slittamento degli orari di riposo previsti per l’equipaggio impegnato nel trasferimento della Sojuz 42. Reaction Self Test è un compito che permette agli astronauti, in cinque minuti, di monitorare gli effetti quotidiani della fatica sulle proprie prestazioni. Dormire meno del previsto, eventuali effetti residui dovuti ad una precedente assunzione di farmaci per il sonno, cambiamenti che modificano il ciclo sonno/veglia e gli effetti di attività extraveicolari possono causare affaticamento e quindi far degradare le prestazioni di un astronauta. Periodicamente durante la missione, e in occasione di grandi eventi, un astronauta può effettuare, utilizzando un computer, un “reaction-time test” per misurare i propri livelli di affaticamento.
– Sleep ISS-12. Kelly e Kornienko proseguono la nuova sessione della durata di sette giorni. Sleep ISS-12 analizza e raccoglie valutazioni soggettive sul sonno correlato all’esposizione alla luce ambientale ed alle attività svolte dall’equipaggio; vengono esaminati gli effetti del volo spaziale sul sonno correlato all’esposizione alla luce nel corso della missione di un anno sulla ISS.

Plant Rotation
Yui ha rimosso i campioni dal Cell Biology Experiment Facility (CBEF) poichè è giunta al termine la quarta sessione Plant Rotation. Sono state scattate alcune foto della Plant Rotation Chamber, successivamente inviate a Terra per una valutazione da parte degli specialisti a Terra. Molte specie di piante rampicanti crescono verso l’alto in una forma a spirale, un processo noto come circumnutazione. Questo processo di crescita a spirale può assumere diverse forme. L’esperimento denominato Plant Rotation intende verificare l’ipotesi se questo tipo di crescita è influenzato dalla gravità. Gli scienziati a Terra studieranno le immagini della crescita delle piantine di riso e dei fiori Morning Glory che cresceranno sulla ISS in condizioni di microgravità ed in condizioni di gravità simulata.

Circadian Rhythms
Lindgren ha concluso la sua sessione, della durata di 36 ore, di acquisizione dati dell’esperimento sui ritmi circadiani. Dopo essersi tolto i sensori e la cintura Thermolab, Lindgren ha risposto ad alcune domande di un questionario sul consumo di caffeina. L’esperimento esamina il ruolo dei ritmi circadiani (le reazioni del corpo umano nel ciclo di 24 ore di luce-buio) nel corso dei voli spaziali di lunga durata, per capire come tali ritmi influenzino i cambiamenti nella composizione e nella regolazione della temperatura corporea in concomitanza di una ridotta attività fisica, il tutto in presenza della microgravità e dell’ambiente controllato artificialmente presente a bordo della ISS.

Mycological Evaluation of Crew Exposure to ISS Ambient Air (MYCO)
Appena sveglio, Kelly ha effettuato il campionamento dello studio denominato Mycological Evaluation of Crew Exposure to ISS Ambient Air (MYCO), raccogliendo campioni di saliva, tamponi faringei, campioni di pelle e campioni prelevati dalla cavità nasale. L’esperimento MYCO valuta il rischio di inalazione dei microrganismi e del loro contatto con la pelle, per determinare quali funghi possono agire come allergeni sulla ISS. L’analisi si concentra sulla microflora, in particolare sulla presenza di funghi depositati sui campioni raccolti dai soggetti, ovvero sulle possibili cause di infezione che potrebbero minare l’efficienza dell’equipaggio della ISS.

Mobile Servicing System (MSS) Operations
Nel corso della notte i Robotics Ground Controllers hanno manovrato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) per permettere allo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Arm 2 di aprire l’H-II Transfer Vehicle (HTV) Exposed Facility Unit 1 (HEFU1) e HEFU2 sull’HTV5 External Platform (EP). Nel corso del primo tentativo di afferrare l’HEFU1 Micro-Square Apparecchio (MSF), l’Orbit Replaceable Unit (ORU) Tool Changeout Mechanism 2 (OTCM2) è rimasto appeso ad MSF. I Robotics Ground Controllers sono stati in grado di liberare OTCM2, ed al secondo tentativo la cattura ha avuto successo ed HEFU1 è stato aperto. OTCM2 ha quindi rilasciato HEFU1 MF, mentre SSRMS ed SDPM sono stati manovrati nella loro posizione di parcheggio. HEFU2 sarà aperto il 29 agosto, nell’ambito delle operazioni denominate Superconducting sub-Millimeter-wave Limb-Emission Sounder (SMILES).

42S Relocation From Mini Research Module (MRM)2 Zenith to Service Module (SM) Aft Preparation
Questa mattina è stato effettuato con successo il Thruster Test della Sojuz 42S. Nel corso della giornata Kelly ha completato la Systems Operations Data File (SODF) sostituendo i manuali di emergenza e le carte di volo, predisponendo i manuali sostituiti all’invio a Terra su un prossimo volo SpaceX. L’equipaggio della Sojuz 42S ha visionato un On-Board Training (OBT) per ripassare le procedure di sgancio e riaggancio.

HTV5 Cargo Transfer Status
Lindgren e Yui hanno lavorato oggi per 4 ore nel trasferire le merci da HTV-5. Per completare le operazioni di cariso sono previste ulteriori 36 ore di lavoro.

 

27 agosto

42 Sojuz (42S) Relocation
La Sojuz 42S verrà trasferita domani alle ore 02:11 CDT dal Mini Research Module (MRM) 2 Zenith al modulo di poppa del Service Module. A supporto della timeline delle operazioni, l’orario del sonno dell’equipaggio della Sojuz 42S interessato al trasferimento, è stato anticipato di 5,5 ore, ovvero alle ore 11:00 CDT (16:00 GMT). Il trasferimento permetterà alla Sojuz 44S di attraccarsi, il prossimo 4 settembre, alla docking port di MRM 2 Zenith. Il ritorno a Terra della Sojuz 42S è attualmente previsto per l’11 settembre.

Human Research Program (HRP) Operations

– Ocular Health. Lindgren e Yui hanno proseguito con gli esami del protocollo Ocular Health del Flight Day 30 (FD30) effettuando l’Optical Coherence Tomography (OCT) ed il Fundscope, agendo ciascuno nel ruolo di Crew Medical Officer (CMO) nei confronti dell’altro. L’OCT viene utilizzato per misurare lo spessore della retina, il volume e lo strato delle fibre nervose retiniche, mentre il Fundscope viene utilizzato per acquisire le immagini della superficie retinica. L’obiettivo del protocollo di benessere oculare è quello di raccogliere sistematicamente i dati fisiologici per caratterizzare il rischio legato alla microgravità a cui sono sottoposti i membri dell’equipaggio assegnato a missioni di 6 mesi sulla ISS. I ricercatori ritengono che, misurando sistematicamente i cambiamenti del sistema nervoso visivo, dell’apparato vascolare e del sistema nervoso centrale, si possa sviluppare un database per identificare i meccanismi, sviluppare contromisure, e creare linee guida di pratica clinica.Turni di liquidi prima, durante e dopo prolungata Space Flight e la loro associazione con pressione intracranica e Disabilità
– Ultrasound 2. Kelly ha completato la sessione Sprint Ultrasound 2 del traguardo del Flight Day 150 (FD150). Egli ha configurato lo strumento Ultrasound 2, ha indossato i sensori sulla coscia e sul polpaccio ed ha dato il via alla sessione Sprint Ultrasound, dopodichè ha eseguito alcune ecografie alla coscia ed al polpaccio, guidato dagli specialisti a Terra. Queste ecografie verranno utilizzate per valutare le variazioni del tono muscolare nel corso della missione spaziale. L’esperimento denominato Integrated Resistance and Aerobic Training Study (Sprint), valuta il metodo di allenamento ad alta intensità e bassi carichi previsto per minimizzare la perdita di funzione cardiovascolare e di massa muscolare negli astronauti impegnati in missioni di lunga durata. Queste sessioni di acquisizione ecografica sono effettuate ad intervalli prestabiliti, ovvero al FD14, FD30, FD60, FD90, FD120, FD150, e Return-7.
– Reaction Self Tests. Kelly e Kornienko hanno svolto questa mattina una nuova sessione dell’esperimento Reaction Self Tests. Questa sessione, della durata di sette giorni, è stata avviata in anticipo in vista dello slittamento degli orari di riposo previsti per l’equipaggio impegnato nel trasferimento della Sojuz 42. Reaction Self Test è un compito che permette agli astronauti, in cinque minuti, di monitorare gli effetti quotidiani della fatica sulle proprie prestazioni. Dormire meno del previsto, eventuali effetti residui dovuti ad una precedente assunzione di farmaci per il sonno, cambiamenti che modificano il ciclo sonno/veglia e gli effetti di attività extraveicolari possono causare affaticamento e quindi far degradare le prestazioni di un astronauta. Periodicamente durante la missione, e in occasione di grandi eventi, un astronauta può effettuare, utilizzando un computer, un “reaction-time test” per misurare i propri livelli di affaticamento.
– Sleep ISS-12. Kelly e Kornienko proseguono la nuova sessione della durata di sette giorni. Sleep ISS-12 analizza e raccoglie valutazioni soggettive sul sonno correlato all’esposizione alla luce ambientale ed alle attività svolte dall’equipaggio; vengono esaminati gli effetti del volo spaziale sul sonno correlato all’esposizione alla luce nel corso della missione di un anno sulla ISS.

NanoRacks Multi-Gas Monitor (MGM)
Lindgren ha sistemato MGM nel Node 1 sulla NanoRacks Platform 2 per ricaricare le batterie e trasferire i dati. L’MGM è il primo sensore laser in grado di rilevare in continuo la presenza di quattro gas che sono fondamentali per la salute dei membri dell’equipaggio a bordo della ISS. La tecnologia di cui è dotato, basata su laser a bassa potenza, permette la rilevazione di ossigeno, anidride carbonica, ammoniaca ed umidità. Lo strumento, che si inserisce in un dispositivo delle dimensioni di una scatola da scarpe, è in grado di rilevare la presenza o meno dei gas in meno di un secondo.

HHTV Cargo Transfer Status
Kelly, Lindgren e Yui hanno lavorato oggi per 5,5 ore nel trasferimento delle merci da HTV-5. La pianificazione prevede ulteriori 32 ore di lavoro per completare le operazioni di carico.

 

28 agosto

42 Sojuz (42S) Relocation
Durante la notte, la Sojuz 42S ha effettuato con successo una Relocation, trasferendosi dal Mini Research Module (MRM) 2 Zenith al Service Module Aft. Questo trasferimento si è reso necessario per liberare MRM 2 Zenith per l’arrivo della Sojuz 44S, attualmente previsto per il 4 settembre. Il ritorno a Terra della Sojuz 42S è in programma per l’11 settembre. L’equipaggio della Sojuz 42S prosegue con lo spostamento dell’orario del sonno, coricandosi alle ore 09:30 CDT (14:30 GMT).

Microbe IV
Lindgren ha raccolto campioni di aria e tamponi dalle superfici da diverse località del Japanese Experiment Module (JEM) utilizzando lo strumento denominato Particle Counter and the Surface, Water and Air Biocharacterization Air Sampling Device (SWAB ASD), altri invece sono stati raccolti con i fogli adesivi. Tutti i campioni sono stati stivati in MELFI per la conservazione, in attesa del loro invio a Terra. Il monitoraggio microbico è una attività fondamentale per rilevare la presenza di microbi che potrebbero causare malattie ai componenti dell’equipaggio della ISS. Microbe-IV utilizza diversi dispositivi passivi per catturare microbi e batteri sulla Stazione Spaziale Internazionale. I dispositivi di campionamento saranno successivamente congelati ed inviati a Terra, dove ricercatori e studenti potranno analizzare e classificare i microbi raccolti. Il campionamento microbico dell’area abitabile della ISS aiuterà gli scienziati anche nel controllo e nel monitoraggio della qualità dell’aria della Stazione Spaziale Internazionale.

Human Research Program (HRP) Operations

– Ocular Health. Yui e Lindgren hanno completato oggi gli esami dello studio Ocular Health del traguardo del Flight Day 30 (FD30), effettuando le ecografie oculari e cardiache. Le immagini ecografiche saranno utilizzate per identificare i cambiamenti nella morfologia oculare e per effettuare misurazioni della congestione della coroide. L’obiettivo del protocollo di benessere oculare è quello di raccogliere sistematicamente i dati fisiologici per caratterizzare il rischio legato alla microgravità a cui sono sottoposti i membri dell’equipaggio assegnato a missioni di 6 mesi sulla ISS. I ricercatori ritengono che, misurando sistematicamente i cambiamenti del sistema nervoso visivo, dell’apparato vascolare e del sistema nervoso centrale, si possa sviluppare un database per identificare i meccanismi, sviluppare contromisure, e creare linee guida di pratica clinica.Turni di liquidi prima, durante e dopo prolungata Space Flight e la loro associazione con pressione intracranica e Disabilità
– Reaction Self Tests. Kelly e Kornienko hanno svolto questa mattina una nuova sessione dell’esperimento Reaction Self Tests. Questa sessione, della durata di sette giorni, è stata avviata in anticipo in vista dello slittamento degli orari di riposo previsti per l’equipaggio impegnato nel trasferimento della Sojuz 42. Reaction Self Test è un compito che permette agli astronauti, in cinque minuti, di monitorare gli effetti quotidiani della fatica sulle proprie prestazioni. Dormire meno del previsto, eventuali effetti residui dovuti ad una precedente assunzione di farmaci per il sonno, cambiamenti che modificano il ciclo sonno/veglia e gli effetti di attività extraveicolari possono causare affaticamento e quindi far degradare le prestazioni di un astronauta. Periodicamente durante la missione, e in occasione di grandi eventi, un astronauta può effettuare, utilizzando un computer, un “reaction-time test” per misurare i propri livelli di affaticamento.
– Sleep ISS-12. Kelly e Kornienko proseguono la nuova sessione della durata di sette giorni. Sleep ISS-12 analizza e raccoglie valutazioni soggettive sul sonno correlato all’esposizione alla luce ambientale ed alle attività svolte dall’equipaggio; vengono esaminati gli effetti del volo spaziale sul sonno correlato all’esposizione alla luce nel corso della missione di un anno sulla ISS.

Kobairo Microgravity Measurement Apparatus (MMA) Removal
In preparazione dell’installazione della Mouse Habitat Unit, in programma la prossima settimana, Yui ha rimosso l’MMA Remote Sensor Unit (RSU) e l’MMA Triaxial Acceleration Assembly (TAA) dal rack Kobairo. La JAXA MHU, consegnata da HTV5, è una struttura della Japan Aerospace Exploration Agency progettata per la ricerca sui roditori. La struttura è composta da 12 gabbie dotate dei necessari sistemi di supporto vitale, dei sistemi di controllo ambientale e del sistema di osservazione. MHU è collegato al Cell Biology Experiment Facility (CBEF) e dispone di una centrifuga che permette di effettuare contemporaneamente esperimenti in microgravità ed a gravità artificiale.

NanoRacks Multi-Gas Monitor (MGM)
Lindgren ha installato MGM in Lab nell’EXPRESS rack 8. L’MGM è il primo sensore laser in grado di rilevare in continua la presenza di quattro gas che sono fondamentali per la salute dei membri dell’equipaggio a bordo della ISS. La tecnologia di cui è dotato, basata su laser a bassa potenza, permette la rilevazione di ossigeno, anidride carbonica, ammoniaca ed umidità. Lo strumento, che si inserisce in un dispositivo delle dimensioni di una scatola da scarpe, è in grado di rilevare la presenza o meno dei gas in meno di un secondo.

HTV Cargo Transfer Status
Kelly, Lindgren e Yui hanno proseguito oggi le attività di trasferimento del carico da HTV-5.

 

31 agosto

ISS reboost
Questa mattina, utilizzando i propulsori della Progress 58P, è stato effettuato un reboost della ISS. Il Delta V raggiunto è stato di 0,55 m/s, valore raggiunto con una accensione della durata di 8 minuti e 15 secondi. Questo reboost si è reso necessario per sincronizzare l’orbita della ISS con le operazioni di distacco ed atterraggio della Sojuz 42S, previsto per il 12 settembre. Un secondo reboost verrà effettuato il 7 settembre per completare la sincronizzazione dell’orbita con le operazioni della Sojuz 42S e per facilitare le operazioni di arrivo del cargo Progress 61P, in programma per il 1° di ottobre.

Multi-purpose Small Payload Rack (MSPR) 2 Transfer
Yui e Lindgren hanno trasferito MSPR2, giunto sulla ISS con HTV5, nel Japanese Experiment Module Pressurized Module (JPM). Lindgren ha successivamente cablato tutti i collegamenti. L’attivazione del rack ed i conseguenti controlli verranno avviati domani.

Human Research Program (HRP) Operations

– Fluid Shifts Flight Day 150 (FD150) Baseline Imaging Measurement. Kelly sta eseguendo la sessione Baseline Imaging dello studio Fluid Shift del traguardo del Flight Day 150 (FD150). Con l’aiuto di Padalka, guidato a distanza dagli specialisti a Terra e che ha agito in qualità di operatore, Kelly ha acquisito immagini ecografiche e misure delle arterie e delle vene della testa e del collo, della vena oftalmica, e misure dello spessore del tessuto della parte inferiore e superiore del proprio corpo. Ulteriori misure con il Cerebral and Cochlear Fluid Pressure (CCFP), con il Distortion Product Otoacoustic Emissions (DPOAE), con l’Optical Coherence Tomography (OCT), con l’ESA’s Cardiolab (CDL) Holter Arterial Blood Pressure Device, con l’Intraocular Pressure (IOP) ed il tonometro verranno effettuate entro oggi. Il protocollo di questi studi stabilisce che questa sessione debba essere effettuata non oltre i 10 giorni successivi alla Dilution Measurements. Fluid Shifts indaga le cause che concorrono ai cambiamenti fisici gravi e duraturi agli occhi di un astronauta. Poichè si ipotizza che la causa di questi cambiamenti sia il passaggio dei fluidi verso la testa, si vuole comprendere se l’inversione del flusso, utilizzando sul corpo un dispositivo di bassa pressione negativa, possa rappresentare la soluzione del problema. I risultati di questo studio potranno aiutare a sviluppare misure preventive che potranno impedire i cambiamenti duraturi e/o danni permanenti agli occhi degli astronauti.
– Habitability. Kelly ha eseguito la tredicesima delle ventiquattro osservazioni previste per questo esperimento. Habitability valuta la relazione tra i membri dell’equipaggio ed il loro ambiente in un ottica di miglioramento della progettazione e della predisposizione dei futuri veicoli impegnati in voli spaziali di lunga durata, quali ad esempio i voli verso i Near Earth Asteroids (NEA) e Marte. L’obiettivo finale è quello di comprendere quali siano le dimensioni necessarie ed ottimali, ed il relativo layout interno, della parte abitabile del velivolo spaziale. Le osservazioni registrate nel corso della missione spaziale di 1 anno, così come in tutte quelle di 6 mesi, aiuteranno i progettisti dei veicoli spaziali a capire quanto spazio del volume abitabile sia necessario, e se la durata di una missione possa avere impatti sull’equipaggio legati alle dimensioni del volume abitabile. L’applicazione iShort permette ai Ground teams ed agli specialisti degli impatti umani (human factor engineers) di studiare e valutare il design della ISS in un ottica rivolta alla progettazione dei futuri veicoli spaziali.
– NeuroMapping. Kelly ha completato la sessione NeuroMapping del Flight Day 150 (FD150). Gli studi denominati Neuromapping intendono indagare se i voli spaziali di lunga durata provocano alterazioni al cervello, sia a livello di struttura che di funzioni, come ad esempio il controllo motorio ed il multi-tasking, nonchè misurare il tempo di pieno recupero da queste eventuali sofferenze. Precedenti ricerche ed aneddoti, raccontati da astronauti al ritorno da un volo spaziale di lunga durata, suggeriscono che il controllo del movimento ed alcuni aspetti cognitivi subiscono un’alterazioni dopo aver vissuto a lungo in microgravità. L’indagine NeuroMapping utilizza la risonanza magnetica cerebrale strutturale e funzionale (MRI and FMRI) per valutare gli eventuali impatti nei membri di un equipaggio dopo una missione di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale.
– Reaction Self Tests. Kelly e Kornienko hanno svolto questa mattina una nuova sessione dell’esperimento Reaction Self Tests. Questa sessione, della durata di sette giorni, è stata avviata in anticipo in vista dello slittamento degli orari di riposo previsti per l’equipaggio impegnato nel trasferimento della Sojuz 42. Reaction Self Test è un compito che permette agli astronauti, in cinque minuti, di monitorare gli effetti quotidiani della fatica sulle proprie prestazioni. Dormire meno del previsto, eventuali effetti residui dovuti ad una precedente assunzione di farmaci per il sonno, cambiamenti che modificano il ciclo sonno/veglia e gli effetti di attività extraveicolari possono causare affaticamento e quindi far degradare le prestazioni di un astronauta. Periodicamente durante la missione, e in occasione di grandi eventi, un astronauta può effettuare, utilizzando un computer, un “reaction-time test” per misurare i propri livelli di affaticamento.
– Sleep ISS-12. Kelly e Kornienko proseguono la loro nuova sessione della durata di sette giorni. Sleep ISS-12 analizza e raccoglie valutazioni soggettive sul sonno correlato all’esposizione alla luce ambientale ed alle attività svolte dall’equipaggio; vengono esaminati gli effetti del volo spaziale sul sonno correlato all’esposizione alla luce nel corso della missione di un anno sulla ISS.

Cell Biology Experiment Facility (CBEF) Reconfiguration
Oggi, Yui ha proseguito con le operazioni di riconfigurazione di CBEF per l’esperimento Mouse Habitat Unit (MHU). Ha rimosso e sostituito il vassoio su cui sono appoggiati i campioni (CBEF Incubator Unit (IU) Micro-Gravity (Micro-G) Sample Tray), ha instradato i cavi e sostituito i bulloni. Le attività di riconfigurazione proseguiranno martedì e mercoledì. MHU ha 3 caratteristiche; l’allevamento individuale, la gravità artificiale ed il ritorno a Terra delle cavie vive. Queste caratteristiche permetteranno di studiare ancor più nel dettaglio l’esposizione alla microgravità nel lungo termine, affinchè i risultati di questo esperimento possano essere estesi anche agli esseri umani.

Observation Analysis of Smectic Islands in Space (OASIS) Sample Exchange
Kononenko ha sostituito il campione, installando il secondo dei quattro previsti per questa sessione dell’esperimento ospitato nel Microgravity Science Glovebox (MSG). OASIS studia il comportamento dei cristalli liquidi in microgravità, tra cui il loro movimento globale e la fusione di strati di cristallo, conosciuta con il nome “smectic islands”. I cristalli liquidi sono utilizzati negli schermi dei televisori e dei computer ma anche nei saponi e nelle membrane cellulari. L’esperimento permetterà l’analisi dettagliata del comportamento di queste strutture, e di come la microgravità colpisca la loro capacità unica di agire sia come un liquido che come un cristallo solido.
[NDT: OASIS è stato progettato per interfacciarsi, ed operare autonomamente attivato da Terra, con il Microgravity Science Glovebox (MSG). L’intervento dell’equipaggio è richiesto solo per l’installazione iniziale, per il caricamento e per il controllo dei campioni, e per la verifica della formazione di bolle. OASIS si compone di sette componenti hardware principali : il Bubble Chamber Enclosure, il Bubble Chamber Insert, l’Optics/Illumination Assembly, la Macro Camera, l’Electronics/Power Assembly, l’Avionics Assembly, il Soft Start Assembly ed il Digital I/O Cube Assembly. L’OASIS Experiment Module contiene quattro (4) getti d’aria che contengono anche elettrodi (su due getti d’aria) ed un tandem di riscaldatori/refrigeratori (sugli altri due getti d’aria), un iniettore di acqua/glicerolo, le fotocamere macro e micro ed i manipolatori. La Data Acquisition and Control Unit (DACU) controllerà l’esperimento tramite il laptop OASIS e si occuperà di salvare i dati degli esprimenti.]

Mobile Servicing System (MSS) Operations
Sabato scorso, i Robotics Ground Controllers hanno installato il payload Superconducting sub-Millimeter-wave Limb-Emission Sounder (SMILES) sulla External Platform (EP) HII Transfer Vehicle (HTV) Exposed Facility Unit (HEFU)2. Domenica scorsa è stato installato il Multi-mission Consolidated Equipment (MCE) sull’EP HEFU1, mentre questa sera trasferiranno STP-H4 sull’EP.

Advanced Resistive Exercise Device (ARED) Upper Stop Cable Replacement
Ieri, l’equipaggio ha segnalato la rottura del cavo superiore destro di ARED. È stato chiesto all’equipaggio se avesse notato, nelle ispezioni periodiche, la presenza di danni od usura a quel cavo, ma gli astronauti hanno riferito di non aver mai notato alcun danno. Oggi Lindgren ha effettuato la sostituzione del cavo rotto con uno nuovo, ripristinando la piena operatività di ARED.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.