Anche la Russia ha bisogno degli USA

La nostra cara Sojuz mentre si riposa nel suo parcheggio spaziale appena fuori dalla finestra - © astrosamantha on flickr/twitter

Negli ultimi tempi abbiamo spesso evidenziato come gli USA si trovino a dover dipendere dalla Russia per una vasta gamma di servizi e tecnologie di accessso allo spazio, dai motori ai trasporti verso l’ISS.
Tuttavia, Nikolay Testoyedov, esperto del programma spaziale russo, offre una interpretazione alternativa e totalmente opposta: sarebbe la Russia a trovarsi in una situazione di dipendenza tecnologica dagli Stati Uniti.
Secondo la sua analisi, il 75% dei componenti elettronici di un satellite russo medio proviene dagli USA; la percentuale è variabile e tende a ridursi per i satelliti telcom militari, mentre raggiunge il massimo per quelli commerciali. Se dovesse iniziare un embargo all’export dei motori RD-180 (come minacciato dal vice Primo Ministro Rogozin), gli USA attuerebbero misure di ritorsione, e le attività spaziali russe verrebbero immediatamente congelate per almeno due anni.
L’argomento dei rapporti commerciali USA-Russia è tornato di attualità in relazione al perdurare delle sanzioni imposte a Mosca in seguito alle vicende ucraine; Testoyedov si aspetta proprio che uno dei settori che verranno colpiti è quello aerospaziale, per le sue evidenti ricadute strategiche.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017