CCiCap: Imminenti due nuovi test per la Dragon V2 di SpaceX

La compagnia di Hawthorne, California si prepara ad affrontare due tests cruciali per lo sviluppo della capsula Dragon V2, destinata al trasporto di equipaggi da e verso la ISS non prima del 2017, secondo il contratto CCiCap stipulato con la NASA.

Il primo test, originariamente previsto nel novembre 2013 e riannunciato per lo stesso mese del 2014, sarà un “Pad Abort” dalla SLC-40 della Cape Canaveral Air Force Station ed avverrà presumibilmente tra il 10 febbraio ed il 10 maggio prossimi.
La capsula interessata sarà un simulacro con tutte le caratteristiche aerodinamiche, propulsive ed avioniche della Dragon V2 e sarà lanciata da una struttura apposita approntata direttamente in rampa.

SpaceX-Dragon-PadAbortTest2015

Dragon Pad Abort Test, ricostruzione artistica

Per mezzo di quattro coppie di propulsori ipergolici SuperDraco posti intorno al corpo esterno, la capsula dovrà rapidamente raggiungere i 1800 mt di altitudine, allontanarsi dalla rampa di almeno 3 km e manovrare per la discesa frenata dai paracadute per quindi ammarare in sicurezza nell’Atlantico.
Secondo le dichiarazioni dell’ex astronauta Garrett Riesman, ora capo del progetto Dragon V2, a bordo ci sarà un crash test dummy per la raccolta di tutti i dati dinamici applicabili ad un equipaggio.

Il secondo test, la cui data non è ancora stata annunciata, sarà un “In Flight Abort” che vedrà una capsula lanciata da un Falcon 9 dalla rampa SLC-4 della Vandenberg Air Force Base in California.

Dragon In flight Abort Test

Dragon In flight Abort Test, ricostruzione artistica

Dopo una settentina di secondi di volo, quando il vettore avrà raggiunto la massima sollecitazione aerodinamica (Max-Q) dovuta all’accelerazione ed alla pressione dell’aria, la capsula si staccherà allontanadosi velocemente dal razzo per poi effettuare un ammaraggio di emergenza nel Pacifico.

I propulsori SuperDraco, sviluppati sempre da SpaceX, oltre a fungere da LAS (Launch Abort System) durante le fasi di lancio, saranno in futuro utilizzati anche per frenare la capsula durante gli atterraggi su terra ferma, anche se nelle prime missioni utilizzerà i classici paracadute.

Per SpaceX questi due test, del valore di $30 milioni ciascuno, significheranno il completamento di tutte e 20 le milestones previste dal bando NASA avviato nel 2011 e che ha fin’ora visto la compagnia di Elon Musk aggiudicarsi premi per circa $400 milioni.

Le tappe fin’ora completate da SpaceX ed i premi ricevuti:
– 08/2012: CCiCap Kickoff Meeting ($40 milioni)
– 08/2012: Financial & Business Review ($20 milioni)
– 10/2012: Integrated System Requirements Review ($50 milioni)
– 12/2012: Ground Systems and Ascent Preliminary Design Review ($35 milioni)
– 03/2013: Pad Abort Test Review ($20 milioni)
– 05/2013: Human Certification Plan Review ($50 milioni)
– 07/2013: On-Orbit and Entry Preliminary Design Review ($34 milioni)
– 07/2013: Delta Ground Systems Preliminary Design Review ($1 milioni)
– 09/2013: In-Flight Abort Test Review ($10 milioni)
– 10/2013: Safety Review ($50 milioni)
– 11/2013: Flight Review of Upgraded Falcon 9 (nn)
– 11/2013: Dragon Parachute Tests Phases I & II A ($15 milioni)
– 11/2013: Dragon Parachute Tests Phases I & II B ($5 milioni)
– 01/2014: Dragon Primary Structure Qualification ($30 milioni)
– 03/2014: Integrated Crew Vehicle Critical Design Review ($27 milioni)
– 03/2014: Ground Systems and Mission Operations Critical Design Review ($3 milioni)
– 03/2014: Crew Vehicle Technical Interchange Meetings ($5 milioni)
– 03/2014: Delta Crew Vehicle Critical Design Review ($5 milioni)

Fonte: Parabolic Arc, Nasa Space Flight, SpaceX
Foto Credits: SpaceX

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.