SLS: un aggiornamento sulla prima missione

Schema esploso dei componenti principali dello SLS, nella versione da 70 tonnellate in LEO

Il lancio inaugurale è previsto per il dicembre 2017, e NASA continua a lavorare alle specifiche della missione. Recentemente, ad esempio, è stato stabilito che lo stadio a propulsione criogenica non dovrà avere la qualifica “human rating” per il volo di prova privo di equipaggio.
La Exploration Mission 1 di SLS partirà dalla rampa 39B, che ha subito negli ultimi anni una estesa ristrutturazione dopo l’ultimo lancio, avvenuto nel 2009 e riguardante il vettore Ares I poi abbandonato.
Il razzo SLS sarà in questo caso nella cosiddetta configurazione “blocco 1”, con due boosters a propellente solido ed un secondo stadio costituito da una versione modificata di quello Delta a propulsione criogenica, deniminata appunto  Interim Cryogenic Propulsion Stage (ICPS), ed accreditata di circa 110000 Newton di spinta.
Sarà questo stesso propulsore a dover immettere il complesso ICPS + capsula Orion + modulo di servizio in una traiettoria trans-lunare che lo porterà a circumnavigare il nostro satellite prima del rientro atmosferico e conseguente splashdown nel Pacifico.
Gli obiettivi di questa prima missione sono di validare le prestazioni del veicolo integrato, dei sistemi di bordo e dello scudo termico di Orion prima di poter effettuare un lancio con equipaggio nel corso della missione EM-2.
Per questo si è ritenuto di poter fare a meno della qualifica “man rating” sullo stadio criogenico che verrà usato nel primo lancio. La decisione è stata presa in quanto la missione Exploration Flight Test 1, programmata entro quest’anno, prevede già di accoppiare una capsula Orion al secondo stadio criogenico di un vettore Delta IV, il cosiddetto DCSS, e ciò dovrebbe consentire di raccogliere numerosi dati da integrare nello sviluppo della versione ICPS del modulo a propulsione criogenica.
Peraltro, anche ICPS è da considerarsi un elemento transitorio del sistema SLS; in quanto destinato ad essere sostituito da una unità più performante, denominata EUS (Exploration Upper Stage) e “man-rated” già all’origine, che dovrebbe fare la sua comparsa nel corso della terza missione, la EM-3.
A questo punto, lo stadio ICPS “man-rated” verrebbe impiegato nella sola missione EM-2, sempre che EUS non risulti già pronto in anticipo sui tempi. Se così fosse, qualificare ICPS per il volo umano si rivelerebbe uno spreco di tempo e risorse.
Inoltre, poichè l’ufficio Astronauti è avverso a far volare personale su di un mezzo al debutto, si prospetta un nuovo scenario: se ICPS “non-man rated” verrà considerato, di fatto sostanzialmente identico alla versione “man-rated”, a questo punto EM-1 verrà considerata una missione di prova anche per ICPS, e pertanto esso potrà portare astronauti nello spazio nel corso di EM-2 (se EUS non fosse pronto).
Diversamente, ovvero se l’ufficio Astronauti richiedesse comunque un volo di prova per ICPS “man-rated” senza equipaggio prima di consentire l’impiego abitato di Orion, allora ICPS potrebbe essere testato nel corso di una qualunque delle missioni del Delta IV tra il 2017 (data di EM-1) ed il 2021 (data prevista per EM-2 con equipaggio).
A complicare ulteriormente le cose, ci sono indicazioni sull’introduzione di una missione intermedia tra EM-1 ed EM-2, un volo automatico che farebbe diventare EM-2 il terzo lancio di SLS e che potrebbe consentire di effettuare il volo di prova di ICPS senza equipaggio, come caldeggiato dall’ufficio Astronauti.

Come si vede, la situazione è in continua evoluzione. Rimane ferma l’intenzione di mettere un equipaggio su Orion nel 2021; resta da vedere se in quell’occasione verrà impiegato ICPS “man-rated” o EUS.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017