NASA lancia un bando per nuovi sistemi di accumulo di energia

NASA G2
NASA G2 Flywheel, un volano elettromeccanico che accumula e mantiene l'energia cinetica rotazionale

In vista delle future “deep space exploration missions”, NASA è alla ricerca di proposte per lo sviluppo di nuovi e più capaci sistemi di accumulo di energia per sostituire la tecnologia basata sulle batterie.

La scorsa settimana lo Space Technology Mission Directorate (STMD) dell’agenzia spaziale statunitense ha lanciato una “call for proposals” per lo sviluppo di nuove tecnologie riguardanti la conservazione dell’energia, nell’ambito del programma spaziale ed altri programmi governativi.

La richiesta è stata divisa in due grandi categorie, “High Specific Energy System Level Concepts”, dedicato alle celle chimiche (struttura ed integrazione) e “Very High Specific Energy Devices”, dedicato ad accumulatori che possano andare oltre gli attuali limiti teorici delle batterie al Litio sempre mantenendo le caratteristiche di vita operativa e sicurezza imposte dalle applicazioni spaziali.

Nei prossimi 18 mesi il NASA STMD si aspetta di scegliere e finanziare almeno quattro proposte che riceveranno fino a $250.000 ciascuna per poter iniziare lo sviluppo, secondo l’ormai consueta forma delle “milestones” (obbiettivi da raggiungere per ricevere i finanziamenti e passare alla fase successiva).

Le proposte saranno accettate da tutti i centri NASA, tutte le agenzie governative, centri di ricerca e sviluppo federali, isitituzione educative, industria ed organizzazioni non-profit.

Nella foto di copertina il prototipo NASA G2 Flywheel, volano elettromeccanico a sospensione magnetica che accumula e mantiene l’energia sotto forma di energia cinetica rotazionale.

Fonte: NASA

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.