L-361: Un posto in prima fila sul meccanismo di docking dell’ATV

Il meccanismo di docking dell'ATV-3 Edoardo Amaldi visto dal modulo Zvezda della ISS. Fonte: NASA
Il meccanismo di docking dell'ATV-3 Edoardo Amaldi visto dal modulo Zvezda della ISS. Fonte: NASA

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

European Astronaut Centre (Colonia, Germania), 28 novembre 2013—Cosa vedete quando aprite il portello del Modulo di Servizio dopo il docking dell’ATV? Date un’occhiata a questa foto della Expedition 30: avete un posto in prima fila con la vista del sistema di docking dell’ATV!

Sasha e io abbiamo dovuto fare questa operazione diverse volte durante le nostre simulazioni la settimana scorsa. Quando rilasciate il portello del Modulo di Servizio e lo togliete di mezzo, il cono che è normalmente esposto allo spazio esterno diventa visibile. Il cono è la parte passiva del meccanismo di docking: quando la sonda di docking viene a contatto con la superficie conica, la parete la guida fino a quando viene catturata dai ganci.

Se ve la siete persa, potete dare un’occhiata alla nota L-363 del Diario per ulteriori informazioni sul meccanismo di docking. In questa foto, naturalmente, la sequenza di docking è stata completata e la sonda di docking è pienamente ritratta. Inoltre, prima di aprire il portello a forma di cono del Modulo di Servizio, l’equipaggio avrebbe effettuato un controllo di tenuta stagna del vestibolo, che è il piccolo volume fra i due portelli che si forma al docking. E finalmente, arriverebbe il momento di aprire realmente il portello dell’ATV ed entrare.

Potete trovare altre informazioni sulle operazioni di ingresso in questa nota precedente del Diario!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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Samantha Cristoforetti

Ingegnere ed ex ufficiale dell'Aeronautica Militare, dal 2009 è un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha volato nello spazio per 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all'11 giugno 2015 per la missione Futura, svoltasi a cavallo tra Expedition 42 ed Expedition 43.