ESA prepara il suo rover marziano partendo dal deserto di Atacama

Nei giorni scorsi il rover sperimentale di ESA SAFER (acronimo per Sample Acquisition Field Experiment with a Rover) è stato equipaggiato con il suo set di strumenti scientifici ed ha lasciato le prime impronte nelle sabbie del deserto di Atacama, in Cile. I membri del team SAFER hanno ispezionato l’area  per individuare  il sito più adatto alle simulazioni, grazie ad un un drone che ha effettuato una ricognizione fotografica dall’alto.

Le prove sul campo di questo prototipo di rover hanno l’obiettivo di acquisire esperienza nel controllo remoto di un veicolo semovente marziano equipaggiato con strumenti per la raccolta di dati scientifici. A questo scopo ESA ha riunito una squadra internazionale di industrie, e individuando nel deserto di Atacama, tra le zone più aride della Terra, un eccellente analogo delle remote lande del pianeta rosso.

“Nei giorni scorsi siamo stati occupati dai preparativi per il test”, spiega Michel van Winnendael, supervisore della campagna di test per conto di ESA. “Abbiamo effettuato numerosi sopralluoghi in vari siti, guidati dal geologo cileno Prof. Guillermo Chong”.

“Il geologo del nostro team, Derek Pullan della University of Leicester, ha valutato quindi diverse zone cercando le condizioni più simili a quelle che, sul pianeta Marte, ci troveremo ad esplorare con i nostri di strumenti. Il punto prescelto, che ha visto l’accordo di tutto il team, è stato ribattezzato “SAFER Valley” (la Valle di SAFER ndr).

“Domenica notte (il 6 ottobre, ndr) abbiamo inviato una mappa altimetrica del campo di prova al centro di controllo remoto presso l’Applications Catapult Facility di Harwell, nel Regno Unito, ottenuta con un drone che simulava una ricognizione fotografica dall’orbita marziana”.

Gli strumenti scientifici usati nei test sono stati progettati per individuare il punto migliore dove effettuare un carotaggio, operazione che consentirà di raccogliere campioni del sottosuolo marziano. Protetta dalle radiazioni e dagli elementi ossidanti presenti in superficie, tali campioni potrebbero rivelare le tracce di forme di vita appartenenti al passato o al presente di Marte.

La missione di ESA ExoMars, prevista per il 2018, è il punto di riferimento per i test di SAFER. Il veicolo di prova, chiamato affettuosamente ‘Bridget’, è stato fornito da Astrium Stevenage, nel Regno Unito. Lo scorso martedì 8 ottobre tre prototipi degli strumenti che saranno integrati in ExoMars sono stati montati su Bridget: la fotocamera panoramica fornisce un’immagine stereoscopica a tre dimensioni del terreno; la fotocamera per riprese ravvicinate opera come una lente d’ingrandimento a disposizione dei geologi, raccogliendo immagini ad alta definizione; il radar è capace di penetrare nei primi strati del sottosuolo, ricostruendo a sua volta un’immagine tridimensionale.

La sera di lunedì, prima che il rover iniziasse le attività sul campo, le immagini aeree riprese dal drone  sono state esaminate dal team al centro di controllo nel Regno Unito, per stabilire il percorso che Bridget avrebbe seguito l’indomani.

“La mattina successiva, con gli strumenti installati, il percorso è stato caricato nella memoria del rover”, ha aggiunto Michel. “Ha così avuto inizio la prima esplorazione, anche se alcune operazioni di debug e qualche intervento manuale si sono resi necessari lungo il cammino. In ogni caso tutti i dati raccolti dagli strumenti durante la lunga giornata di lavoro, arrivata fino al tramonto, sono stati inviati al centro di controllo”.

Il programma SAFER

Gli aggiornamenti quotidiani sulle attività del rover Bridget e del team SAFER sono disponibili sul blog del programma.

I test SAFER sono supervisionati dal Direttorato ESA ” Technical and Quality Management”, e condotti da un team industriale internazionale guidato dall'”UK Science and Technology Facilities Council – RAL Space”. I fondi sono stati procurati dal programma ESA per la Ricerca Tecnologica unitamente a risorse provenienti dall’Agenzia Spaziale del Regno Unito.

 

Fonte: ESA – Immagine di copertina (C) Elie Allouis ‎(Astrium)

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.

Una risposta

  1. Buzz Aldrin ha detto:

    che rotine…