Aggiornamenti dal sistema solare: novembre 2012

Continuano frenetiche le attività dei rover marziani, con Curiosity che sta completando i test su tutta la sua strumentazione e si avvicina al primo obiettivo scientifico della missione. Dopo la congiunzione Saturno-Terra-Sole del mese scorso, che ha provocato l’interruzione delle comunicazioni con Cassini per circa una settimana, la sonda ha ripreso a pieno ritmo le attività di osservazione e ricomincerà presto i sorvoli ravvicinati di Titano. Una nuova affascinante fase per Voyager 1? La sonda potrebbe aver varcato i confini dell’eliosfera.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio:

A partire dalla prossima estate è previsto il lancio verso la Luna dell’orbiter LADEE, della NASA, e della sonda cinese Chang’E 3, composta da un lander e da un rover. Verso la fine del 2013 si apre anche la finestra di lancio, circa biennale, verso Marte. Sono attualmente previste due missioni: l’orbiter americano MAVEN e quello indiano Mangalyaan.

Esplorando il sistema solare interno:

Messenger, di NASA, ha superato la metà della prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio. Mentre si parla già di una seconda estensione, è sempre interessante andare a controllare periodicamente la magnifica image gallery.

Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. Analizzando 5 anni di dati provenienti dalla sonda europea, il team di Venus Express ha scoperto uno strato dell’alta atmosfera venusiana particolarmente freddo, in contrasto con le normali temperature del pianeta, che potrebbe addirittura ospitare particelle di ghiaccio di anidride carbonica.

Sulla Luna:

Le cinque sonde americane in orbita intorno alla Luna sono nel vivo della loro missione scientifica: Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione; le sonde gemelle Ebb e Flow, della missione GRAIL, continuano a studiare il campo gravitazionale lunare almeno fino al prossimo dicembre; infine, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.

Esplorando Marte:

Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL) è sulla superficie di Marte da 85 giorni marziani, o sol. Il rover ha speso i primi due mesi di missione testando i vari sistemi e strumenti, muovendosi verso la sua prima destinazione scientifica, l’area denominata “Glenelg”. In questi giorni Curiosity è stazionario nella zona battezzata “Rocknest” per compiere l’ultima serie di prove sui sistemi di campionamento e analisi in dotazione. I primi risultati delle analisi compiute con CheMin hanno evidenziato la composizione basaltica dei campioni esaminati, come previsto, ma anche alcune sorprese relative alla struttura cristallina delle rocce. Potete seguire le varie fasi della missione di Curiosity sia su AstronautiNEWS.it, per i principali aggiornamenti, sia sul thread live del forum. Sul sito della Planetary Society è disponibile una tabella riassuntiva delle attività di Curiosity giorno per giorno, o meglio, sol per sol.

È invece il sol numero 3118 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite continua la sua esplorazione del versante nord di Cape York, sul bordo del cratere Endeavour. In particolare sta studiando l’area denominata “Matijevic Hill”.

La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter continua a studiare la meteorologia di Marte dall’orbita tramite lo strumento HiRISE, che viene utilizzato anche per fornire informazioni meteorologiche aggiornate a Curiosity e Opportunity.

Dopo le operazioni di supporto all’atterraggio di Curiosity ad agosto, sono riprese senza problemi le missioni delle altre due sonde in orbita intorno al pianeta rosso, l’europea Mars Express e l’americana Mars Odyssey.

Nel sistema di Saturno:

Il mese appena trascorso è stato relativamente tranquillo per la sonda NASA/ESA/ASI Cassini, complice anche Saturno in congiunzione solare dal 22 al 28 ottobre con conseguente interruzione delle comunicazioni con la sonda. Cassini ha appenza iniziato l’orbita Rev 174 intorno al gigante gassoso inclinata di 39 gradi. A novembre la sonda riprenderà i flyby programmati di Titano. In particolare i flyby T87 e T88 avverrano, rispettivamente, il 13 e il 29 novembre ad una distanza dal satellite di circa 1000 km. Questi passaggi porteranno ad un aumento ulteriore dell’inclinazione dell’orbita, fino a raggiungere i 53 gradi sull’equatore con la Rev 176 all’inizio di dicembre.

In viaggio:

Non è ancora finita la missione della sonda cinese Chang’E 2. Dopo aver esplorato la Luna e, successivamente, essere stata posizionata in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole, lo scorso aprile Chang’E 2 ha cambiato nuovamente orbita e si sta ora avvicinando all’asteroide 4179-Toutatis. Il flyby è previsto per il prossimo dicembre.

La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014. Nel frattempo sono stati presentati alcuni risultati relativi al flyby di Rosetta con l’asteroide Lutetia, avvenuto nel luglio 2010.

La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è attualmente in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 0,39 UA. L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.

New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 7,9 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano ancora 985 giorni all’incontro ravvicinato. Le recenti scoperte di nuovi satelliti del pianeta nano, con conseguente aumento delle probabilità che intorno a Plutone orbitino numerosi detriti, stanno preoccupando il team di New Horizon che dovrà quindi prendere una decisione relativa alla traiettoria da seguire durante il passaggio ravvicinato. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper.

La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.

La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Nel mese di settembre Juno ha effettuato due accensioni dei propulsori per immettersi nella giusta traiettoria per un flyby della Terra nell’agosto del 2013. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016.

L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.

Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020.

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 123 UA dalla Terra (17 ore e 3 minuti-luce), nei pressi dei confini dell’eliosfera, mentre Voyager 2 è a circa 100 UA (13 ore e 54 minuti-luce). Ancora non si hanno conferme ufficiali, ma recenti misurazioni della radiazione cosmica provenienti da Voyager 1 portano a pensare che la sonda sia ormai uscita dall’eliosfera entrando nello spazio interstellare.

Questa serie di articoli è ispirata all’analoga “What’s up in the Solar System” pubblicata nel blog di Emily Lakdawalla della Planetary Society.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.