Decollato dalla California il payload classificato NROL-36

Dopo una lunga serie di rinvii, durata più di sei settimane, è decollato ieri sera dalla Vandenberg Air Force Base, in California, un Atlas V con payload una coppia di satelliti spia classificati. Il lancio è stato classificato dal National Reconnaissance Office come NROL-36.
Insieme al payload primario hanno trovato posto sull’Atlas anche altri 11 mini satelliti scientifici e di ricerca.

Il poster del lancio

Il decollo è avvenuto alle 23:39 (CEST), dopo settimane di ritardi, dovuti essenzialmente a problematiche al pad di lancio. ULA, che ha gestito il lancio per conto di NRO, ha confermato che l’ascesa è stata nominale e il decollo è avvenuto per tempo, all’inizio della finestra di lancio prestabilita. Trattandosi di una missione classificata non sono disponibili ulteriori dettagli in merito alla missione e all’orbita attuale dei satelliti spia.
Il decollo di ieri è il quarto e ultimo del 2012 per conto del National Reconnaissance Office.
Alcuni osservatori amatoriali ritengono che l’Atlas abbia immesso in orbita due satelliti NOSS (Naval Ocean Surveillance System), utilizzati per seguire e tracciare le imbarcazioni in mare.
Le prime due generazioni di NOSS, lanciate negli anni dal ’76 al ’96, erano costituite ciascuna da tre satelliti che volando in formazione, permettevano una precisa localizzazione. La terza generazione di NOSS permette di raggiungere migliori risultati con solo due satelliti.
Non è chiaro se il lancio di ieri miri a rimpiazzare due satelliti ormai obsoleti o miri piuttosto ad ampliarne la costellazione.

L’Atlas sarebbe dovuto decollare il 2 agosto scorso, ma alcuni problemi alla strumentazione utilizzate per tracciare il razzo durante la salita in orbita, avevano fatto rinviare il decollo.
Gli 11 cubesat passeggeri, che alloggiavano sullo stadio superiore Centaur, sono stati rilasciati naturalmente su un’orbita differente.
Questi piccoli satelliti sono stati finanziati in parte da NASA e in parte da NRO per eseguire ricerche in vari campi, tra cui condizioni meteorologiche, telecomunicazioni, ambiente spaziale, detriti orbitali, tracciamento di container marittimi ecc…
I cubesat sono stati sviluppati dallo Space and Missile Command dell’Air Force, dalla Aerospace Corporation, e da varie istituzioni e università degli Stati Uniti.

I cubesat in dettaglio:

Fonte: SFN.

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Filippo Magni

Appassionato di spazio, studente di ingegneria aerospaziale presso il Politecnico di Milano. Collabora all'amministrazione del forum come "Operations Officer". Scrive su AstronautiNEWS da maggio 2009.