ATK e il futuro di Liberty

Il colosso dell’aereospazio e difesa, famoso ad esempio per la realizzazione dei boosters a propellente solido dello shuttle, ha visto il proprio progetto Liberty escluso dalla più recente spartizione di 1,1 miliardi di dollari destinati allo sviluppo dei nuovi veicoli statunitensi per il trasporto di personale.
Secondo un documento postato sul sito di NASA e commentato da spaceflightnow.com, il direttore del comparto Esplorazione Umana Bill Gerstenmaier avrebbe espresso riserve tecniche sull’effetiva fattibilità di Liberty, e in particolare sull’integrazione di sistemi vecchi e nuovi nel complesso vettore-capsula.
ATK ha preso atto dell’eliminazione, ed un portavoce ha dichiarato che il mancato finanziamento avrà evidenti ripercussioni sullo sviluppo del progetto, che avrebbe potuto portare ad un primo volo orbitale pilotato già nel 2015.
Il sistema Liberty prevede una versione aggiornata del razzo a propellente solido dello shuttle da accoppiarsi ad uno stadio superiore basato sul nucleo criogenico dell’Ariane 5 europeo. Il carico pagante sarebbe rappresentato da una capsula a 7 posti in compositi realizzata da ATK e Loockheed Martin.
Il progetto è, tra quelli presi in esame da NASA, quello che maggiormente si rifà al defunto programma Constellation.
Oltre alla mancanza di dettagli tecnici, NASA ha stigmatizzato come le scadenze previste per lo sviluppo di Liberty fossero “molto aggressive” e prive di elementi che ne avallassero la credibilità.
In assenza di finanziamenti statali, il programma Liberty potrebbe essere sospeso, o anche cancellato, mentre ATK si concentra sul progetto del sistema SLS ad alta capacità. Il presidente ed amministratore delegato di ATK, Mark De Young è giunto ad affermare che “Liberty rappresentava (per ATK) un azzardo, e che nessuno aveva fatto affidamento su di esso, pertanto (la sua cancellazione) non dovrebbe avere alcun impatto finanziario significativo sulla compagnia. In futuro ci concentreremo su SLS. Ci concentreremo sul booster aggiornato.”

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017