Voyager 1 effettua la prima manovra di roll dopo 20 anni

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Settimana scorsa la sonda spaziale Voyager 1 ha eseguito una manovra di riorientamento di 70 gradi al fine di utilizzare al meglio la strumentazione rimasta. In particolare, la longeva sonda interplanetaria ha effettuato un roll in senso orario rispetto alla velocità orbitale, utilizzando i giroscopi di bordo per due ore e 33 minuti. Lo scopo principale di questa manovra all'assetto di Voyager è l'utilizzo ottimale del Low Energy Particle instrument per il detecting delle particelle a bassa energia, uno dei pochi strumenti ancora attivi.

La manovra è tanto più spettacolare notando che l'ultima di rilievo risale al febbraio del 1990, all'epoca del famoso "ritratto di famiglia" dei pianeti del sistema solare, ripreso dallo spacecraft gemello, http://photojournal.jpl.nasa.gov/catalog/PIA00451. Il roll era stato preparato durante un test il mese scorso da parte del team di controllo del JPL di Pasadena.

Le due Voyager stanno viaggiando nello spazio interplanetario turbolento chiamato heliosheath, lo strato esterno della bolla attorno al Sole creata dal vento solare, caratterizzato da ioni sparati letteralmente dalla nostra stella con velocità di milioni di km orari. Il vento poi viene deviato dal vento interstellare, generando una regione che separa la bolla di "vento" delle stelle dallo spazio interstellare. Proprio dove stanno entrando le Voyager.

Nel giugno del 2010 il Low Energy Charged Particle instrument della Voyager 1 ha iniziato a rilevare una diminuzione forte del vento solare, arrivando a zero, quando la sonda era a 17 miliardi di km dal Sole, mentre nel caso dello spacecraft gemello non è stata ancora evidenziata la stessa diminuzione. Proprio per capire se il vento solare abbia cambiato direzione in presenza della fine della sua zona di influenza l'assetto di Voyager è stato cambiato.

Voyager 1 è stata lanciata il 5 settembre 1977, mentre la sua gemella Voyager 2 il 20 agosto dello stesso anno. Ora seguono due traiettorie distinte, a più di 17 miliardi di km dal Sole per Voyager 1 e 14 miliardi per Voyager 2, lavorando ancora con una strumentazione più che dimezzata.

Fonte: NASA JPL

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.