Aggiornamento sulla Augustine Commission

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Si sono conclusi ieri tre intensi giorni di meeting dello Human Space Flight Committee, noto anche come Augustine Commission, la commissione nominata direttamente dal Presidente Obama per condurre una investigazione approfondita ed indipendente sugli attuali e futuri progetti, comprese le alternative, per il volo umano USA nello spazio, al fine di perseguire, affrontare e sostenere la scelta migliore per il paese.

La Presidenza Obama vuole avere una visione completa dell'attuale situazione spaziale, infatti ha anche nominato un'altra commissione per analizzare le politiche spaziali sia interne che delle altre nazioni, sempre al fine di indirizzare verso un comune ed ottimale obbiettivo le applicazioni militari, commerciali, scientifiche e di sicurezza nazionale.

La commissione è presieduta da Norman Augustine, ex CEO Lockheed, che si avvale di grandi nomi del campo aerospaziale come collaboratori e consulenti dei vari sottogruppi, nonchè di due ex astronauti quali Sally Ride e Leroy Chiao.

Gli incontri in forma pubblica sono stati interamente trasmessi in streaming da NASA TV e  si sono tenuti rispettivamente a Houston (TX), Huntsville (AL) e Cocoa Beach (FL), dove sono locati i tre maggiori centri spaziali NASA

Il risultato di questi tre giorni, verrà presentato verso la fine di agosto al Presidente Obama, nella forma di una mezza dozzina di opzioni che vanno dalla semplice presenza umana in LEO, al ritorno stabile sulla Luna fino ad una avanzata ed estrema missione su Marte.

Il presidente della commissione ha comunque voluto mettere subito in chiaro che sarà il budget il vero arbitro che detterà le scelte programmatiche che la NASA dovrà seguire nel prossimo futuro.
La commissione si è basata su una previsione di budget di 80 mld di $ per i prossimi 10 anni.

I fondi per l'inizio dell'operatività del nuovo programma Constellation (CxP) ci sono, ha detto Augustine, ma la NASA deve abbandonare secondo quanto già stabilito sia lo Shuttle che la ISS.
Infatti secondo gli attuali piani NASA lo Shuttle dovrà cessare i voli nel 2010 ed il supporto USA alla ISS dovrà finire nel 2015, anno in cui entrerà in servizio la nuova capsula Orion con il nuovo lanciatore Ares-I.

Il programma CxP è costantemente sotto esame sin dal suo avvio nel 2005 ed ultimamente si è parlato di un ulteriore slittamento in avanti di due anni, con il volo inaugurale di Orion con equipaggio previsto non prima del 2017.

Augustine ha però anche aggiunto che la maniera migliore per ridurre il vuoto dei voli umani USA, che si verrebbe a creare fino all'inizio dei voli Orion, sarebbe quello di prolungare la vita operativa degli Shuttle.
Sarebbe questo quindi il primo risultato concreto prodotto dalla commissione.

Questo aspetto, legato alla ISS, è fortemente supportato dal sottogruppo presieduto dalla Dottoressa Sally Ride che ha avanzato una proposta di prolungamento fino al 2014 per gli Shuttle e 2020 per la ISS.

Per sostenere lo sforzo economico, secondo alcuni esperti, la NASA dovrebbe immediatamente terminare lo sviluppo di Ares-I per passare ad un sistema realmente derivato dallo Shuttle, od utilizzare gli EELV.

Durante gli incontri di metà luglio, la commissione aveva ascoltato le proposte alternative al programma CxP, sia che fossero interne NASA che provenienti dal settore privato.

Le proposte riguardano l'utilizzo degli EELV già operativi, previa certificazione man-rating, quali Delta IV HLV della Boeing e l'Atlas V della Lockheed, entrambi gestiti dalla United Space Alliance (ULA).

Gli altri lanciatori di nuova concezione per il supporto alla ISS quali il Falcon-9 con la capsula Dragon di SpaceX, il Taurus-II con la caspula Cygnus di Orbital, entrambi sono già supportati da NASA quali vincitori del contratto COTS.

Ed infine le due proposte Shuttle-derived quali il Jupiter proposto dal Team Vision Direct 3.0 e lo Shuttle Side-Mount Options (non Shuttle-C) proposto da un team interno alla NASA, entrambi propongono un lanciatore derivato dal sitema STS senza naturalmente l'utilizzo dell'orbiter.

I prossimi incontri pubblici della commissione si svolgeranno il 5 e 12 agosto a Washington (DC).

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.