Il Mike Griffin pensiero

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Durante una cena organizzata dal "National Space Club Goddard" lo scorso 17 aprile Mike Griffin, ultimo amministratore NASA che a breve avrà un successore nominato dal Presidente Obama, ha tenuto un discorso in cui ha parlato dell'attuale situazione dei programmi NASA.

Riferendosi alla proposta per il budget 2010, da parte dell'amministrazione Obama, ha espresso soddisfazione nel vedere confermata la scelta di pensionare il programma STS, di iniziare il CxP (Constellation) e di prolungare l'utilizzo della ISS oltre il 2015. Il rovescio della medaglia purtroppo sarà la difficoltà di completare 9 voli shuttle in 18 mesi ed il successivo gap di voli manned fino all'entrata in servizio di Orion.

Griffin ha accusato direttamente l'Office of Management and Budget (OMB) di essere responsabile dei problemi del programma CxP, avendo tagliato di $15 mld i fondi NASA da quando l'ex presidente Bush ha annunciato la Vision for Space Exploration (VSE) nel 2004.

L'OMB stà trasformando il programma spaziale in un'illusione, l'apparenza in effetti c'è, ma non esiste realmente la volontà di finanziarlo, dovrebbe essere il Presidente eletto a valutare se e come spendere le risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati, non dei dirigenti "in carriera" di un ufficio statale.

Rincara la dose affermando che nonostante il piccolo aumento di fondi ottenuto quest'anno, altri $3,5 Mld verranno sottratti nei prossimi 4 anni, causando immediatamente uno stop allo sviluppo del lanciatore heavy ARES-V e del lander lunare ALTAIR.

A livello amministrativo, continua Griffin, stiamo perdendo di vista gli obiettivi della VSE ed in passato, questa mancanza di strategia, è stata la causa di tragedie quali, su tutte, la perdita del Columbia.

Gli altri paesi, con investimenti ed obiettivi ben precisi, stanno compiendo notevoli progressi in campo spaziale,  ponendo una vera e propria minaccia alla storica superiorità degli USA.

Riguardo alle infinite critiche che vengono mosse ai "suoi" ARES-I ed ORION risponde con un sonoro "so what"?
Sarebbe davvero uno spreco cancellare il programma in questo punto avanzato del suo sviluppo, tutti parlano di alternative rapide, migliori ed economiche, ma sono solo ipotesi su carta, ARES-I ed ORION invece sono già hardware.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.