La Russia ripensa al VOLAN

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Recentemente l'industria aereospaziale russa ha potuto beneficiare dell'assegnazione di una ingente somma di danaro, 200 miliardi di rubli, pari a piu' di sette miliardi di dollari americani, o quasi sei miliardi di euro.
Parte di questo budget potrebbe essere destinata allo sviluppo di un nuovo sistema di sicurezza per equipaggi spaziali.

Esso avrebbe una grande importanza sia per il progetto di un nuovo sistema manned riutilizzabile, attualmente allo studio, sia per l'attivita' di servizio per l'ISS.

Lo sviluppo di sistemi di sicurezza per gli equipaggi russi, pur non essendo in alcun modo trascurato, ha beneficiato di minori evoluzioni rispetto ad altri settori dell'astronautica ex sovietica.

Tra le idee del passato, due in particolare, applicate alla navicella Buran, meritano di essere ricordate.
Il primo sistema era previsto in caso di incendio ad un booster durante le fasi di pre-lancio, o all'inizio del lancio. In questo frangente, l'equipaggio avrebbe potuto lasciare lo shuttle tramite un portello ed accedere ad una sorta di scivolo pieno d'acqua. Tramite questo, dopo una veloce discesa di un centinaio di metri, gli astronauti sarebbero atterrati su speciali materassi, per poi rifugiarsi in una stanza ad elevata resistenza al calore.
Tutti i piloti Buran effettuarono prove con questo sistema.

In un altro scenario, si prevedeva l'eiezione dei cosmonauti in caso di emergenza al di sotto dei 24 km di altezza e 3000 km/h di velocita'.

Oggi la priorita' e' offrire agli equipaggi ISS un sistema di evacuazione ancor piu' sicuro della pur affidabile Sojuz. Anche la NASA aveva cominciato a lavorare in questa direzione all'inizio del secolo, ma senza alcun seguito concreto.

I russi, invece, potrebbero partire dal sistema, idoneo per veicoli operanti a qualsiasi altitudine, gia' testato 5 anni fa dal centro ricerche Babakin.
Esso e' costituito da un paracadute conico gonfiabile, denominato Volan, che potrebbe sorreggere un carico o un membro dell'equipaggio, facendolo scendere dolcemente al suolo in modo analogo al volano del badminton.

La speranza che attualmente pervade gli ambienti vicini all'agenzia spaziale russa e' che i nuovi fondi consentano di riprendere la sperimentazione di questo utile dispositivo.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017