Dopo STS-133 OBSS per sempre sulla ISS

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Sono in fase di studio due programmi distinti che hanno entrambi l'obiettivo di lasciare il braccio robotico OBSS, attualmente utilizzato per le ispezioni post-lancio sullo shuttle, in maniera permanente sulla ISS al termine del programma della navetta.
La decisione di implementare un piano con questo obiettivo è giunta dopo l'ottima prestazione avuta nell'ultima missione dopo un periodo prolungato sulla ISS fra STS-123 e STS-124 e vista l'eventuale necessità di utilizzo come già avvenuto durante STS-120 per la riparazione di un set esterno di pannelli.
Il braccio verrebbe lasciato in maniera permanente e definitiva sulla ISS dopo STS-133, l'ultima missione, per ora classificata come CLF (Contingency Logistic Flight) prevista per il 29 Aprile 2010 insieme alla STS-132. Entrambe non sono ancora ufficialmente approvate ma rimane molto probabile un loro svolgimento in vista della sospensione del programma e la necessità di inviare ricambi, non inviabili con altri mezzi, per eventuali manutenzioni nel periodo di inattività della NASA.
I piani per lasciare il braccio nell'ultima missione, qualunque essa sia verranno definiti in questo mese e successivamente inizierà l'iter di approvazione definitivo.
Il costo dell'operazione dovrebbe variare da 1 a 1,6 milioni di dollari a seconda di dove e quando verrà rilocato il PDGF (Power and Data Grapple Fixture) sulla ISS che permetterà l'estensione.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.