Ancora una missione lunare NASA

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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E' stata ufficializzata la realizzazione di una nuova missione lunare NASA in partenza per il 2011.
La missione consisterà in un orbiter che verrà affiancato a GRAIL (Gravity Recovery and Interior Laboratory) per lo studio del nostro satellite già ufficializzato da qualche tempo.
Lo scopo è specificatamente studiato per le future missioni umane dovendo studiare le caratteristiche della sabbia lunare, in particolar modo l'ambiente lunare nei primi metri sopra la superficie, e in particolare la debolissima atmosfera presente e la polvere di regolite in sospensione.
I risultati saranno necessari per approfondire la conoscenza delle protezioni e delle caratteristiche che dovranno avere i mezzi e le infrastrutture, comprese le attrezzature degli astronauti per sopravvivere in un ambiente così severo, nel programma Lunare.
Il nome sarà LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer) e sarà una missione riconducibile ad un profilo ad basso costo ma risultati scientifici a breve termine, sarà realizzata in collaborazione fra l'Ames Research Center di Moffett Field, il Goddard Space Flight Center di Greenbelt e il Marshall Space Flight Center di Huntsville con un costo di appena 80 milioni di dollari.
L'Ames gestirà la missione, costruirà l'orbiter e si occuperà della fase operativa, il Goddard gestirà i test ambientali e gestirà l'integrazione con il lanciatore mentre il Marshall supervisionerà l'operato attraverso il Lunar Science Program Office mettendo a frutto l'esperienza accumulata negli anni passati con missioni "low-cost" come questa, con i programmi "Discovery" e "New Frontiers".
LADEE sarà payload secondario della missione GRAIL la quale si occuperà di rilevazioni gravitazionali mappando come mai in precedenza l'intera Luna.
Il lancio dovrebbe avvenire con un Delta II e la separazione fra le due sonde avverrà lungo il tragitto Terra-Luna.
LADEE impiegherà 4 messi per arrivare in orbita lunare e dopo un mese di controlli per tutta la strumentazione inizierà il periodo di ricerca vero e proprio che ha una durata prevista di 100 giorni.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.