STS-123 – Modifiche ai SRB

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' stato implementato un nuovo miglioramente volto ad aumentare sempre più la sicurezza dei SRB dello Shuttle il quale per la prima volta volerà con STS-123.
E' un'ulteriore evoluzione delle modifiche apportate al set di SRB di STS-122 sul giunto di unione dell'ugello con il case.
La modifica era in fase di studio da anni e una prima parte è stata implementata su STS-122 e arriverà a completamento con STS-123.
Alla presentazione durante la PCRB è classificata come RSRM-101 (Reusable Solid Rocket Motor) va a interessare, per questa missione, la sezione di unione fra l'ugello e il SRB nelle giunzioni 2 e 5.
Entrambe le modifiche sono volte ad aumentare la sicurezza nell'evitare che possibili fughe del gas incandescente dell'ugello vadano ad insinuarsi nella giuntura fuoriuscendo lateralmente, inserendovi quindi una "corda" che funziona come un OR in fibra di carbonio fra le giunture.
La modifica, essendo in una zona ad alto rischio, ha rischiesto prima dei test statici a terra ed era stata richiesta dopo che in alcune occasioni al recupero post-lancio si erano verificate delle piccole fuoriuscite di gas attraverso la giuntura sotto pressione.
Non c'era comunque mai stato pericolo, i vari strati che proteggevano da una eventuale fuoriuscita esterna hanno sempre lavorato a dovere e non sono mai stati rovinati o danneggiati, comunque la modifica dovrebbe evitare ogni possibile contatto anche con l'OR.
La soluzione è già stata collaudata anche in un test a terra di un SRB a 5 segmenti in vista di un'applicazione anche per Ares I e V.
In tutto sono stati eseguiti 8 test in varie configurazioni intermedie a terra, di cui uno in configurazione di volo e uno aggiuntivo, già citato, a 5 segmenti.
E' stato dimostrato che l'applicazione di questa soluzione limita sensibilmente il passaggio di gas attraverso la prima delle 9 barriere di sicurezza introdotte dopo il disastro del Challenger, le quali devono essere danneggiate una dopo l'altro affinchè si verifichi la medesima tragedia.
Negli episodi già citati, che hanno portato all'introduzione di questa miglioria erano state rilevate tracce di erosione sulla seconda barriera.
In particolare da STS-123 saranno modificati anche i bulloni e la rondella di unione fra ugello e case, completamente ridisegnati per evitare micro-sfregamenti, in modo da ridurre il comportamento plastico dell'insieme a scapito di un piccolo incremento di stress sull'unione "fenolica" dei componenti.
Come detto il nuovo disegno è stato applicato alle giunture 2 e 5.
La modifica era stata definitivamente approvata nel 2004 e dalla STS-123 diviene operativa.

Per quanto riguarda la preparazione della missione, sta procedendo come previsto la fase di stacking nel VAB in vista del lancio del 13 Marzo prossimo, in cui sarà possibile un piccolo spostamento per aumentare il margine con la missione Sojuz di Aprile.
Sull'ET-126, il serbatoio della missione, è in corso lo stesso lavoro effettuato sull'ET in rampa, i tempi sono stretti e ancor più stretti se si deciderà per un anticipo, ma si è fiduciosi per mantenere le scadenze date.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.