Nuovi moduli sulla ISS "made in UK"

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Sembra ci sia una proposta, abbastanza "particolare" portata avanti dalla British Interplanetary Society per costruire e inviare sulla ISS almeno un paio di moduli abitativi costruiti in Inghilterra.
Portavoce dell'iniziativa è Mark Hempsell, della Bristol University, che afferma quanto sia importante per l'industria del Paese progettare, costruire e inviare sulla ISS, entrando a far parte del programma, questi nuovi moduli.
In particolare sarebbero due Habitation module, da collegare al Nodo 3 sui portelli laterali.
La realizzazione, secondo Mark Hempsell, porterebbe gli scienziati del paese a poter usufruire del laboratorio orbitante, dando una buona visibilità al Regno Unito nel settore spaziale, fino ad ora abbastanza snobbato augurandosi anche l'invio in orbita di un astronauta, con la preoccupazione di rimanere fuori anche dai futuri programmi spaziali della agenzie del mondo per mancanza di esperienza e capacità ingegneristiche.
I moduli, ribattezzati British Habitation Extension Module (HEM) aumenterebbero il volume della stazione di circa 100m3 fornendo maggiore spazio abitativo all'equipaggio.
Il costo dovrebbe aggirarsi sui 530 milioni di Sterline con un tempo di sviluppo di 5-6 anni e un lancio previsto per il 2015 con un Sojuz/Fregat russo.
Per maggiori informazioni esiste una campagna informativa della BIS:

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.