Grosse novità programma Orion

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Importanti novità alla capsula Orion, e più in generale al programma Constellation.
Senz'altro la più importante è l'abolizione dello scenario d'atterraggio nel deserto di Edwards in favore di un ammaraggio standard.
La motivazione è da ricercarsi nella volontà di salvare peso e aumentare il payload disponibile dato che la capsula doveva essere ugualmente certificata per un eventuale ammaraggio per cui si è deciso di rimuovere dal progetto tutta la struttura di airbag di nuova concezione.
Diretta conseguenza di questa scelta è l'abolizione dell'utilizzo di "carburanti verdi" nel sistema RCS tornando ai più tradizionali e collaudati carburanti ipergolici, questo perchè visto il nuovo scenario di ammaraggio in mare, l'acqua salata è in grado di neutralizzare il potenziale dei carburanti ipergolici prevenendo molti rischi in caso di perdite accidentali di carburante e vista la già colleudata teconlogia di salvare ulteriormente peso. Con questi due interventi si risparmierà circa mezza tonnellata.
Altri cambiamenti sono riferiti alle infrastrutture del KSC, in particolare è stato deciso che i tre OPF (Orbiter Processing Facility) verranno demoliti al termine del programma Shuttle fra il 2010 e il 2012 insieme al Hypergol Maintenance Facility (HMF) e alla palazzina per la revisione degli SSME.
Tutte le infrastrutture sulla Shuttle Landing Facility (la pista del KSC) relative all'assistenza in fase di atterraggio e post-atterraggio dello Shuttle verranno smantellate, insieme alla Orbiter Mate-Demate Device, la strutture che permette di caricare e scaricare lo Shuttle dal 747 modificato.
Ugualmente tutte le TAL (le basi europee per atterraggi d'emergenza dello Shuttle) verranno abbandonate dal personale e dalle infrastrutture NASA.
Altre strutture verranno poi modificate per una riqualificazione per il supporto al nuovo programma: l'STS Flight Simulator diventerà un simulatore per l'Orion, la Space Station Processing Facility (dove ora sono custoditi tutti gli elementi della ISS da inviare nei prossimi anni) diventerà una struttura di supporto per le attività della ISS e probabilmente un'area di integrazione dell'Orion.
Sulla rampa 39B invece sarà modificata la Mobile Launch Platform e il sistema di soppressione delle onde acustiche, entrambi questi lavori saranno terminati entro l'anno prossimo per permettere l'inizio dei test dell'Ares I, stessa cosa per la LCC (Launch Control Center) firing room 1.
La rampa per le missioni test (FSS-Fixed Service Structure), per il supporto all'upper stage "inerte" dei primi Ares I, il grosso parafulmine sopra la FSS e la high bay 3 all'interno del VAB saranno pronti per Gennaio 2009.
La progettazione della rampa di lancio per Ares I (Mobile Launcher) è attualmente al 60%, con una massa totale al rollout, compreso il lanciatore di 5670ton (5728 per Saturn V e 5450 per lo Shuttle). Il peso a vuoto dell'intero Ares I sarà di 1000ton.
I prossimi appuntamenti sono la Preliminary Design Review a metà 2008 e la Critical Design Review nel 2010, il passaggio dalla progettazione dell'Ares I all'Ares V inizierà nel 2011 e si completerà nel 2013, il primo volo del Ares V-Y con un upper stage inerte avverrà nel 2018 e al termine dello stesso anno avverrà il primo lancio verso la Luna con Orion 13/LSAM 1.
Quest'anno inizieranno anche le procedure per la scelta dei primi equipaggio per Ares I e Orion con l'addestramento effettivo che inizierà nel 2011.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.