Deep Impact continua la missione

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Dal Luglio 2005 quando la sonda ha "sparato" un proiettile contro la cometa Tempel 1 e ha analizzato l’evoluzione dell’esplosione la sonda ha continuato il suo viaggio silenzioso nello spazio. Oggi il team responsabile della missione ha deciso di continuare la missione vista l’opportunità di avere una sonda già lanciata e perfettamente funzionante in quella posizione e nuove scoperte e ricerche possono essere conseguite con un piccolo aggravio di costi, neanche paragonabile a quello di una nuova missione.
Il team ha proposto innanzitutto la possibilità di studiare l’atmosfera di pianeti extrasolari attraverso il telescopio montato sulla sonda e successivamente di incontrare una seconda cometa.
L’estensione di missione è stata chiamata EPOXI (Extrasolar Planet Observation and Deep Impact Extended Investigation), e ha già ricevuto un finanziamento dalla nasa di 500.000$ per approfondire le possibilità attraverso un’analisi in dettaglio di cosa si potrà fare della missione. Se approvata dopo il flyby con la Terra del 31 Dicembre 2007, la sonda sarà diretta verso la cometa Boethin e nel viaggio per raggiungerla verranno fatti studi su diversi mondi alieni utilizzando il telescopio installato. In particolare la Deep Impact utilizzerà la tecnica dei transiti per l’individuazione e lo studio di nuovi pianeti extrasolari oppure individuando le piccole alterazioni di orbita dei pianeti e della loro stella sempre attraverso l’uso del proprio telescopio. Intorno a Maggio 2008 la missione entrerebbe nella seconda fase, ovvero quella dedicata alla cometa Boethin, con un incontro ravvicinato a Dicembre dello stesso anno quando la sonda transiterà a soli 700km dalla cometa e data l’alta velocità relativa (10km/s) ci saranno solo 6-7 ore per poter fotografare e analizzare la cometa e confrontare i dati in un secondo momento con quelli ottenuti dalla Tempel 1.
Una decisione in merito è attesa per fine anno ma dopo che 2 delle 3 proposte riguardo al "NASA’s Discovery Program 2006 Announcement of Opportunity", in cui si cercavano idee per l’utilizzo di sonde già in orbita, erano rivolte alla Deep Impact, questa sembra la missione che più probabilmente riceverà i finanziamenti per il suo extra-lavoro.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.